Il profondo e ignorante antisemitismo dei massimi giudici europei

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Foto Christian Alexander Tietgen, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=91975325
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L’essere entrata nella lista 2020 di Simon Wiesenthal (SWC) dei primi dieci peggiori episodi di antisemitismo a livello mondiale, per la Corte di Giustizia Europea del Lussemburgo è un risultato veramente negativo. Ciò è ancora più notevole in quanto l’inclusione della Corte nell’elenco era basata su una sentenza errata, che conteneva una grande menzogna. La più Alta Corte dell’UE ha stabilito che, una decisione del governo fiammingo di consentire la macellazione rituale degli animali solo dopo lo stordimento, ha permesso “di raggiungere un giusto equilibrio tra il benessere degli animali e la libertà di religione.” Perché era una bugia? Perché per gli ebrei fedeli alla religione – e anche per molti musulmani – è vietato mangiare carne di animali storditi prima della macellazione. Non può quindi esserci un “giusto equilibrio” tra il benessere degli animali e il divieto di un comandamento religioso, come afferma falsamente la Corte. La sentenza della Corte è stata contraria anche a una raccomandazione del suo avvocato generale che voleva annullare la legge fiamminga. Ha detto che leggi più rigide sul benessere degli animali potrebbero essere consentite, se non fosse violato il “cuore” della pratica religiosa. Eppure la sentenza della Corte ha violato questa “pratica religiosa fondamentale”. Ci sono molti aspetti di fondo quando si considera questa decisione legale.

Analisi di Manfred Gerstenfeld

Dopo che Hitler salì al potere nel 1933, il governo nazista introdusse una misura simile in Germania. Si adattava alle loro politiche antisemite. Sebbene abbia fornito un’altra ragione per la sua decisione, la Corte Europea sostiene l’approccio di Hitler. L’SWC, nel suo documento, menziona esplicitamente il collegamento tra le decisioni della Corte e quelle di Hitler. I giudici europei potrebbero aver ignorato il carattere antisemita e la storia della loro recente sentenza. L’antisemitismo per ignoranza è solo uno dei tanti ceppi dell’odio. I giudici lussemburghesi sono entrati in un ambito antisemita che ha una lunga storia. Il meno negativo che si possa presumere, è che non avessero una conoscenza di base del passato della questione, altrimenti il loro sarebbe stato persino un errore di valutazione maggiore di quanto non lo sia già. In passato, gran parte della legislazione anti-rituale sulla macellazione in Europa era stata costruita su una base antisemita supponente. In Svizzera la macellazione rituale senza stordimento fu vietata attraverso un emendamento della costituzione già nel 1893. Il suo scopo era quello di indicare agli ebrei che non erano i benvenuti nel Paese. Tranne che durante la Seconda Guerra Mondiale, quando in Svizzera c’erano numerosi rifugiati ebrei, la comunità ebraica è sempre rimasta piccola. Dopo la guerra, il governo svizzero ha compiuto notevoli sforzi per far lasciare il Paese ai rifugiati ebrei. La Norvegia, nazione con una lunga tradizione antisemita, nel 1929 aveva adottato una legge che vietava di uccidere gli animali senza stordimento. Era anche prima che lo facesse la Germania sotto il dominio nazista. Rimane in funzione ancora oggi. Al contrario, i norvegesi hanno continuato, da allora, a uccidere le balene in un modo crudele in cui l’animale può soffrire in molti modi diversi. Oltre che in Germania, anche nei Paesi occupati dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, come i Paesi Bassi, era vietata la macellazione rituale ebraica senza stordimento. Il provvedimento fu annullato dopo la sconfitta della Germania. Da diversi anni nel parlamento olandese c’è un piccolo partito, il Partito per gli animali, per il quale i diritti e il benessere degli animali sono centrali.

Nel 2011 ha proposto una legge alla Camera dei Rappresentanti olandese per vietare la macellazione religiosa senza stordimento. Questa legge non era motivata principalmente dall’antisemitismo – anche se in Europa non si sa mai – ma da elementi emotivi selettivi in un ambiente parzialmente irrazionale. C’era un forte sostegno popolare a suo favore, ciò indicava che molti olandesi possono immedesimarsi più facilmente nella mente immaginata di una mucca, rispetto a quella di un ebreo religioso. La legge è passata alla Camera dei Rappresentanti ma è fallita al Senato. Tra i partiti che hanno sostenuto la legge c’era il Partito Populista anti-islam, PVV. Ciò è stato motivato dai problemi che avrebbe causato a una parte dei musulmani religiosi. Anche se il parlamentare Dion Graus disse alla Camera dei Rappresentanti che avrebbe potuto confutare chiunque affermasse che il suo partito era solo contro i musulmani: “Siamo preoccupati per l’animale. Siamo anche contrari al massacro rituale ebraico”. La macellazione halal da parte dei musulmani rappresenta non più dell’1-2% della massiccia macellazione, nel suo complesso, di animali nei Paesi Bassi. Una parte dei musulmani non mangia carne halal se l’animale è stato stordito prima della macellazione. Il numero totale di mucche macellate secondo i rituali ebraici nei Paesi Bassi, è di circa 3000, un numero marginale nell’ambito globale. Nell’industria generale della macellazione nei Paesi Bassi accadono enormi abusi del benessere degli animali. Questi includono anche molti casi che si riferiscono al modo in cui gli animali vengono trasportati al macello. Inoltre è una tattica politica ben nota quelle di concentrare gli attacchi su pratiche di minoranza relativamente piccole. Nel frattempo, enormi scandali sul benessere degli animali in Europa non ottengono necessariamente una massiccia pubblicità internazionale.

Nel 2014 in Danimarca è entrato in vigore il divieto di macellazione rituale senza stordimento. Nel novembre 2020 alcuni allevamenti di visoni danesi avevano animali infettati dal virus Covid. Successivamente più di dieci milioni di visoni furono abbattuti su ordine del governo. Il governo danese ha ammesso in seguito di non disporre del quadro giuridico per un ordine nazionale e di avere giurisdizione solo per abbattere visoni o branchi infetti entro un raggio di sicurezza. “È un errore. È un errore deplorevole”, ha detto il Primo Ministro socialdemocratico Mette Frederiksen in parlamento. “Anche se avevamo fretta, doveva esserci del tutto chiaro che era necessaria una nuova legislazione, e non lo è stato. Mi scuso per questo.” Il seppellimento dei visoni ha portato anche a un enorme scandalo ambientale. Tra pochi mesi, quando non ci saranno più rischi Covid, dovranno essere dissotterrati e seppelliti quattro milioni di corpi di visone. Alcuni animali in fosse comuni in un’area militare nell’Ovest del Paese sono riemersi a causa dei gas di azoto e fosforo prodotti dalla loro decomposizione. Due luoghi di sepoltura sono molto controversi, perché uno si trova vicino a un lago balneabile e l’altro non lontano da una fonte di acqua potabile. I residenti si sono lamentati del potenziale rischio di contaminazione. Le organizzazioni ebraiche possono presentare ricorso contro la decisione della Corte di Giustizia europea presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Comunque sia, quest’azione della Corte può incoraggiare altri Paesi ad adottare leggi antisemite simili. La parte francofona del Belgio, la Vallonia, lo ha già fatto nel 2017. C’è un altro aspetto importante di questo problema. L’Unione Europea ha annunciato che nel 2021 dedicherà molto tempo nel suo programma di lavoro alla lotta all’antisemitismo. Come introduzione a ciò, la Corte di Giustizia Europea è riuscita a prendere una decisione antisemita che si inserisce bene nella tradizione europea di odio per gli ebrei che perdura da oltre mille anni. L’UE dovrà trovare una risposta convincente a questo se vuole avere credibilità nella sua lotta contro l’antisemitismo.

Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs. Prima pubblicazione in italiano a cura di Informazione Corretta. Traduzione di Yehudit Weisz.