Ancora una volta: dimostrazioni antigovernative accompagnate da antisemitismo

0
Unter dem Motto Querdenken fand am 16. Mai 2020 in Bad Cannstatt eine Demonstration und Kundgebung mit 5.000 Teilnehmern statt. Foto imago images / Ralph Peters
Unter dem Motto Querdenken fand am 16. Mai 2020 in Bad Cannstatt eine Demonstration und Kundgebung mit 5.000 Teilnehmern statt. Foto imago images / Ralph Peters
Lesezeit: 6 Minuten

L’antisemitismo è stato parte integrante della cultura occidentale per oltre 1000 anni, e lo è ancora oggi. Uno dei molti modi in cui lo possiamo verificare, è l’antisemitismo che spesso si infiltra nelle manifestazioni di massa, che non hanno alcuna relazione con Israele o con gli ebrei. Questo è anche il caso delle attuali “manifestazioni di igiene” in diverse città tedesche, contro il lockdown per il Coronavirus.

Analisi di Manfred Gerstenfeld

Migliaia di persone partecipano a queste proteste. A Berlino, molti partecipanti hanno cantato “Freedom Resistance Traitor e We Are All the People”. Alcuni hanno lanciato bottiglie contro i poliziotti che hanno risposto con spray al peperoncino e arresti. Tra i dimostranti c’erano teorici della cospirazione e populisti di destra. In diverse manifestazioni delle stelle gialle erano state indossate su fasce o braccia di manifestanti che equiparavano iniquamente le misure del lockdown alla persecuzione nazista degli ebrei e l’attuale governo a quello di Hitler. Su queste stelle c’é scritto “non vaccinati” o ” Covid 19.” Dopodiché la città di Monaco ha proibito di indossare una stella gialla in questi raduni. Occasionalmente i manifestanti indossavano abiti da detenuto nei campi di concentramento con su scritto “la mascherina rende liberi”. Le dimostrazioni in diverse città tedesche promosse dal partito di destra AfD hanno anche messo in evidenza simboli nazisti e riferimenti alla Shoah. Gideon Botsch, capo del dipartimento di ricerca sull’antisemitismo del Centro Moses Mendelssohn di Potsdam, ha affermato che, sebbene i partecipanti a queste dimostrazioni fossero molto diversi, “ora sta diventando evidente il sempre presente, seppur latente, antisemitismo dietro la teoria della cospirazione.”

Saba-Nur-Cheema del Centro Educativo Anne Frank ha affermato che l’antisemitismo nelle proteste gioca un ruolo importante, anche se non sempre chiaramente. Nei filmati alcuni manifestanti hanno dichiarato apertamente che dietro la pandemia del Coronavirus ci sono gli ebrei. Questo, tuttavia, non è frequente, ed ha anche aggiunto che l’antisemitismo è generalmente indiretto. Ad esempio, George Soros o Israele sono accusati per aver diffuso il virus. Nur-Cheema ha osservato che gli estremisti di destra approfittano di una tale situazione di crisi per promuovere la loro ideologia e attirare altri membri della popolazione. Il modo in cui l’antisemitismo si infiltra nelle attuali dimostrazioni ricorda gli eventi più o meno simili durante le proteste di Occupy Wall Street del 2011. I manifestanti in gran parte non erano antisemiti, eppure l’antisemitismo ha contaminato quelle proteste. Il Comitato di Emergenza per Israele era guidato da William Kristol, l’editore ebreo del settimanale Standard. Il Comitato aveva preparato un video delle dimostrazioni del movimento Occupy a New York. Vi si può vedere che gli ebrei vengono attaccati e incolpati della crisi finanziaria e dell’assistenza finanziaria a Israele. I cartelli includevano “Gaza Sostiene l’ Occupazione di Wall Street” e ” Banchieri di Hitler”. Un manifestante afroamericano è stato visto accusare gli ebrei di “impossessarsi dell’America”. Ha detto: “ Il gruppo più piccolo in America controlla i soldi, i media e tutto il resto. Le impronte digitali appartengono ai banchieri ebrei. Io sono contro gli ebrei che derubano l’America. Loro sono l’uno percento che controlla l’America. Il Presidente Obama è un burattino ebreo. L’intera economia è ebraica. Ogni giudice federale della East Coast è ebreo “.

Nel 2019 le manifestazioni dei “gilet gialli” in Francia si svolgevano di sabato. Queste proteste erano iniziate nel novembre del 2018. Avevano preso il nome dalle giacche di sicurezza autostradali indossate dai manifestanti. Le manifestazioni protestavano per una maggiore giustizia economica. All’inizio, un obiettivo importante era l’aumento dei prezzi del carburante e l’alto costo della vita. La protesta aveva attirato sostenitori da tutti gli schieramenti politici. Parte di loro era molto vicina alla sinistra radicale. Altri erano più vicini alle posizioni dell’estrema destra. Non si trattava di dimostrazioni antisemite e non avevano nulla a che fare con gli ebrei o Israele. Eppure quasi ogni sabato ci sono stati attacchi verbali contro la Comunità ebraica. Jean Yves Camus della Fondazione Jean Jaurès ha affermato che non esisteva alcun sistema di ordine pubblico e che chiunque poteva partecipare a queste manifestazioni. Ha osservato inoltre che c’erano piccoli gruppi di partecipanti che, se non si fossero manifestati durante le proteste, sarebbero rimasti totalmente sconosciuti. L’antisemitismo tra i gilet gialli ha ricevuto molta pubblicità quando il filosofo ebreo Alan Finkielkraut, un membro dell’Accademia di Francia, il 17 febbraio 2019, ha incrociato la manifestazione. Alcuni manifestanti gli si sono avvicinati e hanno gridato: “Sporca merda, la Francia ci appartiene, razza lercia, tu sei razzista, odiatore, tu sei un odiatore. Stai per morire. Stai andando all’inferno. La gente sta per punirti. Il Creatore ti punirà … tu sionista. ” Alla polizia un manifestante ha detto: “Non ho nulla contro di voi. È contro questa merda”. Un poliziotto in seguito ha riconosciuto uno di quelli che hanno molestato Finkielkraut. E’ stato portato davanti a un tribunale, che lo ha condannato a una pena detentiva, sospesa, di due mesi.

Un altro esempio: a gennaio del 2014, a Parigi si era svolta una manifestazione di massa. Questo “Giorno della rabbia” non era collegato a nessun argomento ebraico specifico. Parte del protesta era contro i piani economici del Presidente francese François Hollande. Tuttavia, vari gruppi di partecipanti hanno iniziato a urlare slogan antisemiti. Tra questi, “Ebrei, la Francia non vi appartiene” e (il negazionista della Shoah) “Faurisson ha ragione”, e anche “la Shoah era una bufala”. Il giornalista e intellettuale francese Michel Gurfinkiel ha scritto quanto fosse scioccante che nessuno avesse mosso un dito per far allontanare i manifestanti antisemiti. La polizia non aveva fatto nulla anche se le grida violavano le leggi francesi sull’incitamento all’odio. Gurfinkiel si chiedeva se la democrazia francese fosse in grado di tenere sotto controllo l’antisemitismo. Se spostiamo l’attenzione verso alcuni movimenti, che hanno un obiettivo non correlato a ebrei o ad Israele, si possono trovare fenomeni simili.

Uno degli esempi più chiari è il movimento americano Black Lives Matter. Quest’organizzazione mira a correggere i torti commessi nei confronti dei cittadini afroamericani nel passato e nel presente. Il suo manifesto di 40.000 parole accusa Israele di aver perpetrato un genocidio contro i palestinesi, etichetta Israele come uno “Stato di apartheid” e si è unito al movimento BDS nel chiedere il totale boicottaggio accademico, culturale ed economico del Paese. Non sono state fatte richieste di questo tipo per nessun altro Stato. Quanto sopra è ancora un altro aspetto di quanto sia radicato l’antisemitismo nelle società occidentali.

Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs. Prima pubblicazione in italiano a cura di Informazione Corretta. Traduzione di Yehudit Weisz.