Lo scorso 4 aprile, il Partito Laburista Britannico ha eletto un nuovo leader: Sir Keir Starmer, con il 56% dei voti, contro due altri concorrenti. Starmer ha subito manifestato la volontà di ricostruire la fiducia della comunità ebraica nei confronti del partito. Ha detto che voleva „riconoscere il dolore e la ferita che il Partito Laburista ha causato agli ebrei negli ultimi anni: l’antisemitismo è stato una macchia nel nostro partito … Voglio scusarmi di nuovo e ribadire il mio impegno a strappare questo veleno alla sua radice … So che alla fine non sarò giudicato in base a ciò che dico ma a ciò che faccio.” Starmer ha poi aggiunto che avrebbe discusso con i leader della comunità ebraica su “come possiamo lavorare insieme per estirpare l’antisemitismo dal Partito Laburista.” Le due principali organizzazioni ebraiche di salvaguardia, sono in cerca di riconciliazione.
Analisi di Manfred Gerstenfeld
Il leader uscente del Partito Laburista, Jeremy Corbyn, si era definito amico e fratello delle organizzazioni genocide antisemite, Hamas e Hezbollah. Sotto la sua guida, la maggior parte degli elettori ebrei che prima votavano laburista ha smesso di sostenere il partito. Un sondaggio del 2019 svolto dall’agenzia Survation tra gli ebrei, ha rilevato che l’86% degli intervistati ritiene che vi siano alti livelli di antisemitismo tra i membri del Partito laburista e nei rappresentanti eletti. Il Jewish Leadership Council e il Board of Deputies hanno insistito affinché determinate condizioni fossero soddisfatte da coloro che cercavano di diventare candidati alla leadership laburista. Starmer e le altre due contendenti, Rebecca Long-Bailey e Lisa Nandy, le hanno accettate. Anche Angela Rayner, eletta vicepresidente, ha aderito a queste richieste. Due candidati per quella posizione, che non hanno avuto successo, si sono rifiutati di farlo. Il Board of Deputies ha presentato 10 richieste che dovevano essere accettate da parte dei candidati alla leadership laburista. Queste includevano i seguenti punti: I candidati promettono di risolvere casi in sospeso di presunto antisemitismo in tempi brevi; I candidati sono tenuti a trasmettere il procedimento disciplinare per indagare sui reclami di antisemitismo ad un agente indipendente e garantire la trasparenza nel processo di reclamo. Altre richieste includevano che:
I trasgressori di spicco non devono essere riammessi. Inoltre, nessuna tribuna dovrebbe essere offerta a coloro che sono stati sospesi per antisemitismo
I candidati devono essere d’accordo di accettare l’intera definizione di antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA).
I candidati devono anche accettare l’istituzione di un programma educativo antirazzista approvato dal Jewish Labour Movement (JLM), che provvederebbe alla formazione.
Le 10 richieste includevano anche che il partito dovesse confrontarsi con la comunità ebraica, attraverso i suoi principali gruppi rappresentativi e non attraverso organizzazioni marginali. Infine, il leader laburista dovrebbe assumersi di persona la responsabilità di porre fine all’emergenza dell’antisemitismo. Nel suo primo giorno in carica Starmer ha enfatizzato il suo rapporto di familiarità con la comunità ebraica. Ha menzionato che sua moglie era ebrea e membro di una sinagoga. Ha anche detto di avere parenti in Israele. Ha inoltre affermato di sostenere il diritto di Israele a esistere come Patria degli ebrei. Nonostante tutto ciò, in passato Starmer, in quanto membro del governo ombra di Corbyn, era stato criticato per non aver fatto abbastanza contro l’antisemitismo. Il Daily Mail citava un amico del compianto rabbino David Goldberg che gli aveva detto: “Sono molto deluso da Keir Starmer. Soprattutto perché sua moglie e i suoi figli sono membri della mia sinagoga. È la loro comunità a essere minacciata, eppure ha fatto così poco. Tutto questo è penoso.”
Starmer è anche un membro del Labour Friends of Palestine and the Middle East. Ci sono ulteriori punti oscuri nel suo passato. L’obiettivo principale di Starmer è portare il Labour alla vittoria nelle prossime elezioni. Sistemare il problema dell’antisemitismo eliminerebbe una grande quantità di pubblicità negativa da parte dei media. Per diversi punti di vista Corbyn è stato un fallimento come leader, anche se neppure sotto la sua guida l’antisemitismo è stato la chiave della sconfitta elettorale del partito. Tuttavia, ha causato spiacevoli rumori di fondo. C’è un’altra ragione per cui Starmer farà il possibile per eliminare il problema dell’antisemitismo. La Commissione per la Parità dei Diritti Umani (EHRC) dovrebbe presentare la sua relazione sulle indagini svolte all’interno Partito Laburista nei prossimi mesi. Starmer vorrà trovarsi nella posizione di poter affermare che sono stati apportati importanti miglioramenti da quando è iniziata l’indagine. Nel frattempo, è apparso un altro ostacolo imprevisto. Un inedito, ampio, rapporto interno ha raggiunto i media. Sostiene che il dipartimento dei reclami era altamente disfunzionale. Questo dipartimento si avvaleva di sostenitori dell’ex leader laburista moderato, Tony Blair. Queste persone, così sostiene la tesi, hanno fatto del loro meglio per danneggiare Corbyn. Il rapporto afferma che era vero che il dipartimento non ha gestito in modo efficiente le denunce di antisemitismo. Tuttavia questo avveniva anche per tutte le altre lamentele. La pubblicazione del rapporto ha probabilmente compromesso la privacy di numerosi impiegati del Partito Laburista. Ciò potrebbe portare a cause legali contro il partito. I Laburisti non stanno presentando questo rapporto all’EHRC. Anche se una persona ha detto di averlo fatto. Qualora il partito sotto Starmer soddisfacesse le 10 condizioni delle organizzazioni ebraiche, ci si chiede se molti ebrei torneranno a votare per il Labour. La riconciliazione è in gran parte una questione simbolica. Gli ebrei rappresentano solo lo 0,4% della popolazione britannica. Nella migliore delle ipotesi, i loro voti avrebbero peso solo in alcuni collegi elettorali. Ciò che è molto più importante per Partito è che i rappresentanti ebrei smettano di dire che il partito è istituzionalmente antisemita. Rimangono altri svantaggi a votare laburista per gli elettori ebrei consapevoli. Il Partito ha molti membri pro-Corbyn, organizzati nel gruppo Momentum. C’è persino un certo numero di fans di Corbyn nel Gabinetto ombra. Bisogna inoltre mettere in risalto un altro problema: nel 2014, il Partito Laburista aveva proposto una mozione alla Camera dei Comuni affinché il Regno Unito riconoscesse la Palestina. Fu accettata con un’ampia maggioranza. Tuttavia, gli arabi palestinesi hanno continuato a respingere tutte le proposte di pace israeliane. Un ebreo che vota per il Labour sta votando per un partito che vuole riconoscere un popolo il cui più grande partito, Hamas, vuole commettere un genocidio contro gli ebrei. Il secondo partito più grande, Fatah, premia gli assassini di cittadini israeliani. Lisa Nandy è stata una dei deputati che hanno votato a favore della proposta. Tuttavia, il Jewish Labour Movement (JLM) l’ha sostenuta nelle recenti elezioni laburiste per la presidenza. Gli ebrei che voteranno Partito Laburista in futuro non potranno sostenere di non averne saputo niente e questo vale anche per i membri della JLM.
Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs. Prima pubblicazione in italiano a cura di Informazione Corretta. Traduzione di Yehudit Weisz.