L’internazionale socialista dovrebbe sospendere il partito laburista inglese

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Jeremy Corbyn spricht an einer Kundgebung beim Trafalgar Square am 27. Februar 2016. Foto CC0 1.0 Universal (CC0 1.0) Public Domain Dedication / Garry Knight, Flickr.com
Jeremy Corbyn spricht an einer Kundgebung beim Trafalgar Square am 27. Februar 2016. Foto CC0 1.0 Universal (CC0 1.0) Public Domain Dedication / Garry Knight, Flickr.com
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The Socialist International (SI) è l’organizzazione mondiale dei partiti socialdemocratici, socialisti e sindacali. Attualmente riunisce 147 partiti politici e organizzazioni di tutti i continenti. Ventotto membri sono al governo. Il partito laburista del Regno Unito è considerato un osservatore. Il messaggio principale di SI consiste nell’essere a favore di una politica progressista per un mondo più giusto.

Analisi di Manfred Gerstenfeld

Da più di tre anni sono state pubblicate in tutto il mondo molte informazioni sull’antisemitismo nel Partito Laburista inglese. Il partito è guidato da Jeremy Corbyn che ha empatia per i terroristi, avendo definito gli assassini genocidi suoi “fratelli” e “amici”.
I dirigenti e i funzionari dell’organizzazione SI non avrebbero alcuna credibilità se non si esprimeranno sul diffuso antisemitismo nel Labour, tanto più che i loro uffici sono a Londra.

Alan Johnson è un ex professore universitario di teoria e pratica democratica, membro del Labour. Ha recentemente pubblicato un rapporto di 135 pagine da titolo “Antisemitismo contemporaneo di sinistra antisemita e crisi nel partito laburista britannico“con la conclusione che il partito laburista è istituzionalmente antisemita.

Le principali argomentazioni di Johnson sul perché l’antisemitismo nel Labour sia istituzionale minano la credibilità del partito. In molti casi le sue affermazioni rivelano come nel partito i suoi membri ebrei non godano di alcuna salvaguardia, né vi sia la minima conoscenza della storia dell’antisemitismo. Il partito non lo affronta efficacemente, piuttosto prende decisioni eccessivamente tolleranti nei confronti dei singoli casi.
Nel partito inoltre non vi è alcun tentativo di informare sull’antisemitismo. Johnson afferma che i laburisti non hanno posto fine alla cultura della negazione dell’antisemitismo, mentre si continua a colpevolizzarne le vittime. I

l movimento laburista ebraico (JLM), affiliato da molti anni con i laburisti, ha approvato questo mese una mozione di sfiducia nei confronti del leader del partito Corbyn per come si comporta sulle proteste in merito all’ antisemitismo.

L’ex primo ministro laburista britannico, Gordon Brown, che non è ebreo, si è unito al JLM in quanto membro affiliato, per protestare contro l’antisemitismo all’interno del proprio partito. Già prima il JLM ha deferito il partito laburista alla Commissione britannica per le pari opportunità e diritti umani (EHRC), un ente pubblico.

L’EHRC ha scritto che i laburisti hanno “discriminato illegalmente le persone a causa della loro appartenenza etnica e delle loro convinzioni religiose”. Ma non è ancora stata annunciata un’inchiesta approfondita.

Sono invece disponibili ulteriori informazioni sull’inattività della leadership laburista per affrontare centinaia di denunce contro l’antisemitismo. Lo statuto del SI che comprende un impegno totale nei confronti dei valori di uguaglianza e solidarietà. I suoi membri si impegnano solennemente a rispettare, difendere e promuovere questi valori nello spirito delle dichiarazioni  fondamentali. Sarebbe assurdo per la leadership dell’organizzazione sostenere che il frequente disprezzo del Labour nei confronti dei comportamenti antisemiti estremi messi in atto da vari funzionari eletti si possa conciliare con i propri valori. Nel suo statuto, SI afferma anche che rispetta la difesa della democrazia pluralistica, che tra l’altro implica il rispetto dei diritti individuali e delle minoranze.

Nelle riunioni del partito laburista, alcuni parlamentari ebrei intervengono accompagnati da una guardia del corpo, come è stato ampiamente riportato dai media. Tale protezione si era resa necessaria in considerazione delle migliaia di messaggi di odio che avevano ricevuto. Se il SI ritiene che il rispetto dei diritti degli individui nel Partito laburista includa la necessità di avere guardie del corpo al fine di garantire alle riunioni la sicurezza fisica per alcuni parlamentari ebrei, dovrebbe dirlo esplicitamente.

Il partito laburista non è intervenuto in merito agli attacchi verbali estremi contro i suoi eletti ebrei. Ciò è contrario ad un’altra sezione dello statuto del SI che afferma che in tutte le circostanze dovrebbe essere garantito il rispetto della dignità umana. SI conduce  anche la lotta contro tutte le forme di discriminazione, incluse l’origine etnica e la religione. Afferma inoltre che i propri membri combatteranno contro le tutte le tendenze razziste. In più monitora il codice di condotta di tutte le organizzazioni associate. Ha il potere di formulare raccomandazioni o anche proposte di sanzioni agli organi dirigenti dell’Internazionale socialista.

Si presume che non vi sia alcun sconto verso i  partiti che non sono membri ma solo osservatori, come ad esempio i laburisti.

L’attuale presidente della SI dal 2006 è l’ex primo ministro greco George Papandreou, un ex leader del partito socialista greco, Pasok. Questo partito ha una grande responsabilità nel il disastro finanziario del paese, per questo la sua influenza si è notevolmente ridotta. Oggi è all’opposizione con 19 deputati sui 300 parlamentari. Papandreou non è sospettato di antisemitismo. Eppure nel suo partito ci sono stati casi estremi. Suo padre, Andreas Papandreou, accusò Israele di pratiche naziste quando era primo ministro e leader di Pasok.

SI ha due membri israeliani: il Partito laburista e Meretz. Il leader laburista uscente, Avi Gabbay, ha interrotto i suoi legami con Corbyn a causa delle sue posizioni antisemite. . Sarebbe opportuno che i membri israeliani chiedessero al SI un’indagine sul partito laburista del Regno Unito.  Nel frattempo, chiedere che lo status di osservatore del partito laburista venisse sospeso.

Manfred Gerstenfeld è stato insignito del “Lifetime Achievement Award” dal Journal for the Study of Antisemitism, e dall’ International Leadership Award dal Simon Wiesenthal Center. Ha diretto per 12 anni il Jerusalem Center for Public Affairs. Prima pubblicazione in italiano a cura di Informazione Corretta. Traduzione di Angelo Pezzana.